Non c'è niente di più bello che finire la sessione e dedicarsi ad altro, almeno per un pochino!
Mi ripropongo di essere più attiva sul blog, università permettendo, almeno in questo periodo :p
Ma comunque non mi lamento ;) specie se al sacrificio corrispondono anche risultati concreti ^_^
Anyway...
Primo libro di oggi è Il Peso dei Segreti di Aki Shimazaki.
Stilisticamente molto interessante, con i suoi molteplici "point of view" e con le sue frasi brevi e incisive, essenziali, questa storia può anche contare su temi forti, su tutti quello della Seconda Guerra Mondiale. La Shimazaki sceglie di narrare, in particolare, un aspetto molto meno noto, forse da noi europei (da me sicuramente) ignorato, di questa grande tragedia del Novecento: la discriminazione dei Coreani da parte del governo giapponese. ( è ironico che qualche tempo fa io abbia letto "L'amante giapponese", che invece narrava della discriminazione degli americani verso il popolo del Sol Levante) Tornando al libro, su questo sfondo si dipanano le vicende dei personaggi, i loro pensieri, i loro segreti.
Tutti abbiamo segreti, che più pesanti e chi decisamente meno, alcuni innocui, altri pericolosi.
Dopo quest'opera, ciò che mi sento di dire è che, a volte, bisogna correre il rischio di esporsi e manifestarsi per ciò che si è realmente.
Non solo il segreto perde il suo potere su di noi, ma ci dà anche modo di vivere ad un livello più profondo i nostri legami con gli altri.
Peccato che, nella storia, questo non accada.
Una lettura che invita alla riflessione.
Consigliato :P
Ho letto anche L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio di Murakami. Ho preso l'edizione inglese, semplicemente per la cover più figa e decisamente più in linea con la storia.E poi anche perché mi piace tanto leggere in inglese ahahahhah L'opera tratta è una storia di crescita e formazione, bella e secondo me ben raccontata. Tendo a predilire questo tipo di libri, è vero, ma mi sento di consigliarne la lettura anche oggettivamente.
Il romanzo è conciso, incisivo ed emoziona. Conoscere Tsukuru, i suoi amici, mettersi in viaggio con lui e trovare anche punti di contatto con la sua esperienza, mi è piaciuto molto.
Murakami poi, ti prende per mano ma non ti offre tutte le risposte, come al suo solito, e questo è un elemento che apprezzo sempre tanto.
Passando ai manga, sto cercando di:
a) rimettermi in pari con le poche serie che seguo
b) non cominciarne altre nuove senza finirne almeno una tra quelle in corso
c) prendere solo ciò che realmente voglio
d) recuperare serie concluse che desidero da tempo
e) mantenere i primi 4 buoni propositi
Ci riuscirò?
Intanto mi sono quasi rimessa in pari con Bugie d'Aprile :P Sono al 5! (sì, so che in questi giorni esce l'8, non ricordatemelo :'( ) Coooomunque... con gli ultimi numeri ho trovato numerose scene non adattate nell'anime e ne sono stata felicissima! Più lo leggo, più mi convinco dell'acquisto! La versione cartacea vince sull'altra a mani bassissime.
I personaggi appaiono fin dall'inizio a tutto tondo, c'è più attenzione alla loro psicologia, ai loro sentimenti, tempi e atmosfere sono giusti e ben bilanciati in ogni situazione.
La loro crescita è più evidente e quindi molto più toccante.
Also... Watari ha un ruolo più rilevante, più scene importanti e ben integrate e questo non può che farmi contenta!
Quindi sì, numero dopo numero sono sempre più coinvolta, come se seguissi la storia per la prima volta!
Ho recuperato gli ultimi 3 volumi unici dell'Ashihara che mi mancavano e cioè:
-Yubikiri
- SOS
- La forma delle nuvole
Mi sono piaciuti anche se non li definirei assolutamente "fondamentali".
Tuttavia tutti e 3 fanno intuire, nonostante siano le sue prime opere, il talento dell'autrice.
E qui devo fare coming out: mi piace tanto Hinako Ashihara!
Dopo aver letto La Luna e il Lago e, soprattutto, La Clessidra, quest'autrice mi ha definitivamente conquistata. E dire che l'ho snobbata di morte per anni ;_; la stessa storia della Yazawa, praticamente.
Ha uno stile così malinconico, così intimista, a tratti divertente, a tratti un filino morboso che si confà tanto bene al mio carattere ahahahah E poi non è mai banale. Mai. Anche quando ricorre a cliché e topos vari ed eventuali lo fa sempre in maniera molto personale e il risultato si vede. Anche Bread and Butter, il josei che sta realizzando adesso, mi è parso assolutamente degno di nota i.i (pubblicateloooh in italianooohhh) Un giorno farò un post come si deve su di lei. Diciamo dopo aver recuperato Piece i.i Lo so, lo sconsigliano dovunque :"è morboso", "pesante" e bla bla bla.
Ma d'altronde sentivo criticare anche Nana a destra e a manca e invece ho finito per amarlo.
Ultimo, ma di certo non per importanza, What a Wonderful World di Inio Asano.
Due volumi che ho amato talmente tanto da essermeli portati appresso anche nella città in cui studio, solo per tenerli sempre in vista.
C'è talmente tanta bellezza e poesia nei brevi capitoli di quest'opera, sia graficamente che narrativamente...
Soprattutto poi nelle storie con protagoniste femminili.
Secondo me Asano dà il suo meglio proprio in quelle.
La maggior parte dei suoi personaggi maschili, invece, mi crea sempre diffidenza, anche se non saprei dire il motivo e l'effetto finale in genere, per me, è meno d'impatto.
PS ho letto per vie traverse il primo volume di Buonanotte PunPun.
Ogni volta che entro in fumetteria e me lo trovo davanti sono sempre così indecisa se prenderlo o meno... Ho paura sia "troppo", anche per una amante delle storie malinconiche come me.
Ho timore che sia troppo inquietante e violento, di quella violenza sottile ed esclusivamente psicologica.
Le opere di Asano che ho letto finora (Solanin, Città della Luce, WAWW) le ho trovate in qualche modo luminose e calde, nonostante i non pochi dettagli sulle cose meno piacevoli della quotidianità e le non poche critiche alla società attuale, a come gira il mondo, per non parlare delle riflessioni sul malinconico andante su sogni e vita.
In definitiva? Quello che posso dire è che per me è, più che troppo come opera, troppo presto per leggerla. Aspetterò la "chiamata" in un prossimo futuro :P
Ma quanto è tenera? |
Per oggi è todosss
PS ho visto per la terza volta Perfetti Sconosciuti (#disagio). Niente, amo troppo quel film e non so nemmeno spiegare il perché.
Ciao, mi fa sempre piacere leggere i tuoi post.
RispondiEliminaVolevo condividere con te l'amore verso l'Ashihara, rende sempre intriganti le sue storie e l'introspezione psicologica è sempre di altissimo livello.
Non ho mai capito l'astio nei confronti di Piece, ne riconosco anch'io dei difetti (tende ad essere un pochettino morboso ma questo non significa che sia fastidioso, non siamo ai livelli di Mars). Come opera non è per niente banale e approfondisce molte tematiche tra cui l'abbandono, il bullismo, la bulimia. Recuperala, se ti piace l'Ashihara questa opera ti rapirà!
Hai capito tutto su Buonanotte Pun Pun, personalmente l'ho apprezzata ma leggerlo ti porta ad una depressione cosmica.
Perfetti Sconosciuti è il miglior film italiano da qualche anno a questa parte insieme a La Pazza Gioia, stupendo davvero!
Alla prossima!!
Ciao! E a me fa sempre piacere leggere i tuoi commenti (PS aggiorna il tuo blog, please! E' bellissimo ;_:! )
EliminaComunque sì, mi sono decisa! Inserirò Piece nella mia lista recuperi! Appena lo leggo ti dico che ne penso ;)
Pun Pun per ora aspetta ahahaahah
Comunque, ci tenevo a dirlo, fin dalle prime pagine, ho trovato Aiko di una tenerezza disarmante!
La pazza gioia non lo conosco, ma mi propongo di vederlo! Magari stasera :P