domenica 10 settembre 2017
Recap di agosto parte 2
Quanto vorrei che le giornate durassero 36 ore!
Soprattutto adesso. Adoro settembre, è il mese in cui tutto ricomincia, il lunedì dell'anno (già, amo i lunedì **schiva i pomodori**), ma proprio per questo, non ho mai tutto il tempo che vorrei per fare tutto quello che vorrei.
Anyway, ad agosto ho letto diverse cosette interessanti.
Non tutte quelle che avrei voluto, alcune neppure le ho finite (The Secret History/Dio di illusioni so che mi stai guardando dalla scrivania ahahahah), ma non fa niente ahahahah
Nell'attesa che l'università torni a prendersi la mia vita, ecco qualche mini-recensione!
FUGURUMA MEMORIES
Bello, bellissimo.
L'ho adorato dalla prima all'ultima pagina.
Un gioiellino, graficamente e anche narrativamente.
Particolare anche. Del resto non capita tutti i giorni di incontrare una macchina fotografica a forma di bambola in grado di catturare i ricordi degli oggetti, no?
MILK & HONEY
Libro di poesie, letto in lingua per meglio apprezzare la forza delle parole. Trovo fondamentale, se leggo poesie, non trovare il filtro della traduzione. E' più forte di me, se conosco l'originale, prediligo quello.
Tornando al libro... mi ha veramente colpito e ridotto ad uno straccio, emotivamente parlando.
Per questa ragione non ve lo consiglio.
Probabilmente ne avrete già sentito parlare ovunque con toni entusiastici, in voi si saranno create aspettative in questo momento.
Sono convintissima che se lo prendeste in mano adesso, non lo apprezzereste, vi limitereste a trovarlo carino o anche bello, ma provando una puntina di delusione.
Quindi no, non ve lo raccomando i.i
ONE POUND GOSPEL
OPG è il primo (strano) seinen di Rumiko Takahashi che leggo per intero e che mi conferma quanto già dedotto con Lamù: la Taka è un'autrice nelle mie corde :D
OPG una storia per certi aspetti surreale (andiamo, un pugile mangione, perennemente a dieta... con una SUORA? X'D) ma talmente divertente, dolce e ben narrata da avermi conquistata subito.
I personaggi sono tutti simpaticissimi, le gag fresche e vivaci, i capitoli piacevoli e scorrevoli.
Quello che più ho appreezzato, però sono stati i vari, sporadici, momenti romantici. Li ho trovati di una tenerezza disarmante! **
Non succede nulla di mirabolante, eh. E il punto è proprio quello: quando si sa scrivere, non occorre narrare inserire chissà che intrighi e intrallazzi per produrre qualcosa di significativo (Shonda Rhimes, I'm looking at you). Quindi brava Taka *-*
7 MINUTI DOPO LA MEZZANOTTE
(sarebbe una lettura di settembre ma pls chiudete un occhio)
7 minuti dopo la mezzanotte è una storia su come si affronta il dolore.
E nulla, se potete, se volete, leggetelo.
E magari sbattetelo in faccia a chi ha pregiudizi sui libri per bambini.
Così, giusto per ribadire, se ce ne fosse bisogno, quanto possano essere inutili preconcetti e affini.
E' una storia che mi ha davvero toccato.
Per affrontare il dolore bisogna accettare la verità.
Ma per accettare la verità bisogna anzitutto avere il coraggio di dirla apertamente, di non negarsela.
Penso che la vita vada affrontata in ogni situazione "a carte scoperte".
Leggetelo. Non mi importa, stavolta, di crearvi aspettative, non mi spaventa consigliarvelo.
PS ringrazio Mariaste e il suo blog meraviglioso *-* non avrei mai scoperto questa perla senza la sua recensione!
PS2: le illustrazioni di Jim Kay sono bellissime!
PS3 adesso voglio leggere i libri della purtroppo scomparsa Siobhan Dowd. L'idea originale del romanzo è la sua.
PS4 voglio leggere anche gli altri libri di Patrick Ness ahahahah
sabato 9 settembre 2017
Semirecap di agosto: Paranoia Agent, Your Name
Ecco qui il resto della roba vista ad agosto :P
Ebbene sì, oltre alla mega maratona Grey's Anatomy sono perfino riuscita a fare altro!
Paranoia Agent
Sono a metà. Riuscirò a finirla ahahahahah
Mi piace molto, come qualsiasi cosa partorita da Satoshi Kon.
E' interessante e piena di spunti di riflessione.
Ve la consiglio se amate le serie introspettive e dalle trame un po' contorte e un filo inquietanti.
I misteri abbondano e non vedo l'ora di conoscerne le soluzioni ^_^
Mi riprometto, ma non sperateci troppo, di riparlarvene ;)
Your Name
Dopo mesi e mesi di ricerca di un link streaming decente, dopo un appuntamento saltato al cinema (ehm... avevo confuso i giorni ahhahaahahah), finalmente ho visto questo film che, non si sa perché, ha creato un entusiasmo dilagante anche tra chi non è appassionato di Giappone e animazione.
Dopo averlo visionato posso dire che le mie perplessità e dubbi rimangono.
Non mi fraintendete, è un bel lungometraggio, con la giusta dose di romance, misteri e poesia, senza contare i bellissimi fondali.
Ma l'animazione giapponese pullula di ottimi prodotti, che però non riescono a farsi apprezzare più di tanto e rimangono di nicchia.
Che cos'ha Your Name, da questo punto di vista, più degli altri? Boh!
Sì, è bello, i due protagonisti sono molto simpatici e credibili negli atteggiamenti e reazioni, la storia d'amore è dolce e coinvolgente. C'è perfino una manciata folklore.
E, ripeto, mi è piaciuto.
Solo non mi spiego quale dei suoi elementi ne abbia consentito tutto il suo successo.
Anyway, spero non si tratti di un caso isolato ma del primo passo per una maggior diffusione e "nobilitazione" dell'animazione, similmente a quanto accaduto per le serie tv
Ebbene sì, oltre alla mega maratona Grey's Anatomy sono perfino riuscita a fare altro!
Paranoia Agent
Sono a metà. Riuscirò a finirla ahahahahah
Mi piace molto, come qualsiasi cosa partorita da Satoshi Kon.
E' interessante e piena di spunti di riflessione.
Ve la consiglio se amate le serie introspettive e dalle trame un po' contorte e un filo inquietanti.
I misteri abbondano e non vedo l'ora di conoscerne le soluzioni ^_^
Mi riprometto, ma non sperateci troppo, di riparlarvene ;)
Your Name
Dopo mesi e mesi di ricerca di un link streaming decente, dopo un appuntamento saltato al cinema (ehm... avevo confuso i giorni ahhahaahahah), finalmente ho visto questo film che, non si sa perché, ha creato un entusiasmo dilagante anche tra chi non è appassionato di Giappone e animazione.
Dopo averlo visionato posso dire che le mie perplessità e dubbi rimangono.
Non mi fraintendete, è un bel lungometraggio, con la giusta dose di romance, misteri e poesia, senza contare i bellissimi fondali.
Ma l'animazione giapponese pullula di ottimi prodotti, che però non riescono a farsi apprezzare più di tanto e rimangono di nicchia.
Che cos'ha Your Name, da questo punto di vista, più degli altri? Boh!
Sì, è bello, i due protagonisti sono molto simpatici e credibili negli atteggiamenti e reazioni, la storia d'amore è dolce e coinvolgente. C'è perfino una manciata folklore.
E, ripeto, mi è piaciuto.
Solo non mi spiego quale dei suoi elementi ne abbia consentito tutto il suo successo.
Anyway, spero non si tratti di un caso isolato ma del primo passo per una maggior diffusione e "nobilitazione" dell'animazione, similmente a quanto accaduto per le serie tv
lunedì 4 settembre 2017
A volte ritornano: il punto su Grey's Anatomy
ATTENZIONE: post a elevato contenuto fangirlistico. Siete avvisati.
Ma soprattutto, è stato il mese in cui mi sono rimessa in pari con Grey's Anatomy.
Ho visionato ben 6 stagioni in 31 giorni!
Sono alla 13esima adesso, quindi, se tutto va bene, riuscirò a seguire i nuovi episodi in contemporanea con tutto il resto del mondo *-*
Ah, sono felice!
Sono arrivata a questo punto senza tagliarmi le vene nè annoiarmi troppo, nè desiderare di commettere più omicidi del dovuto!
Ma andiamo con ordine e scendiamo nei dettagli.
Ma andiamo con ordine e scendiamo nei dettagli.
Giunta a questo punto, mi sento di poter fare diverse considerazioni:
a) gli episodi meglio riusciti, secondo me, sono quelli più semplici e quotidiani o quelli che affrontano temi di attualità.
Li trovo sempre ben condotti, diretti e narrati con acume e sensibilità, più equilibrati e interessanti, a riprova che non è necessario infilare 100000 intrallazzi o catastrofi per mantenere viva l'attenzione degli spettatori
b) odio tutte le coppie. TUTTE. Non ci posso fare niente e vale anche per la tanto decantata Meredith/Derek.
Derek mi sta un po' antipatico e trovo che Meredith stia meglio da sola, quando ha tutti i riflettori puntati solo su di sè.
Fanno eccezione solo i Japril.
Non so, mi hanno colpito fin dall'inizio, in tempi non sospetti. Mi emozionano e mi appassionano, sono adorabili, sia singolarmente, sia nelle loro dinamiche.
Spero che Shonda regali loro un po' di felicità e che questo triangolo in arrivo con Maggie porti al loro definitivo riavvicinamento.
Per adesso stanno giocando a fingere di non volersi, di non amarsi.
April è maturata moltissimo senza Jackson, lui prova ancora molta rabbia nei suoi confronti e sembra, a volte, che abbia perso l'ammirazione che nutriva per lei. Di strada da fare ne hanno parecchia...
Ma la speranza è l'ultima a morire: gli episodi Japril The Movie e Japril The Sequel, i momenti carini che continuano a condividere di tanto in tanto, mi portano a credere, (o meglio, a voler credere) che tutto si risolverà per il meglio.
Ah, anche Owen e Amelia sono carini. Potrebbero crescere molto se lei affrontasse tutti i suoi problemi e lo lasciasse avvicinare.
c) se in scena ci sono personaggi che apprezzo o storyline interessanti, divoro puntate su puntate senza sosta (ehilà sessione autunnale!) . In caso contrario, la mia attenzione vola verso altri lidi e inizio a fare altre 100 cose mentre visiono l'episodio.
Ecco l'elenco di chi mi sta pesantemente sulle gonadi:
- gli specializzandi: tutti odiosi, irritanti, insignificanti. Forse è per questo che la tredicesima stagione è così piatta e noiosa, visto quanto spazio rubano.
- Callie: lo so, la amano tutti, ma non sono mai riuscita ad apprezzarla completamente. Nella stagione 12, a questo, si somma il trattamento abominevole che riserva ad Arizona e lo scassamento di gonadi per la sua scialbissima, noiosissima love story con Penny
- Derek: in alcuni momenti l'ho apprezzato parecchio, in altri gli avrei volentieri tirato in testa un bisturi. La sua morte è devastante e commovente, ma ha portato ad avere Nathan Riggs nel cast, che sinceramente adoro (**schiva i pomodori**)
- O'Malley: odioso, una mina vagante emotivamente parlando, sempre a ferire nel profondo le persone a lui più vicine e a non accorgersi del dolore altrui.
- Lexie: con lei alterno momenti di apprezzamento ad altri di insofferenza. Non ne sento la mancanza. Non aiuta che la sua uscita di scena , il famoso incidente aereo,sia stata ai limiti dell'assurdo
Le mie speranze per la prossima stagione?
Mi auguro non venga dedicato più tempo del dovuto a specializzandi o a personaggi scialbi.
E per carità, niente archi senza senso, vi prego.
Mi riferisco a cose del tipo:
- Penny
- la faida in ospedale della tredicesima stagione
- aerei che cadono
- acquisti di ospedale (stagione 9 ciao!)
- uscite di scena fatte ad minchiam e con personaggi completamente OOC per contrasti tra attori e produttori (sì, mi riferisco a Izzie). Non è corretto nei confronti di nessuno.
Spero poi in un approccio più positivo del cast alle varie traggggedie made in Shonda e in meno sfighe un po' per tutti.
E soprattutto vorrei personaggi più sinceri con se stessi.
Non conta che facciano esattamente ciò che vogliono ma che almeno sappiano cos'è che realmente desiderano, indipendentemente dal fatto che poi decidano o meno di lottare per averlo.
Apprezzo moltissimo il percorso che questa donna compie episodio dopo episodio, come continui ad andare avanti, il caos che ha dentro da sempre, il suo rapporto con la madre e con se stessa.
La adoro, adoro il suo carattere da gatto diffidente (un po' come il mio del resto) e anche la sua profonda umanità.
Meredith non è perfetta, sbaglia, prova anche sentimenti non positivi (vedi l'invidia verso Cristina), dubbi e non sempre sa cosa è giusto fare.
Spero trovi più felicità nei prossimi episodi, che mantenga i rapporti con Alex e Nathan ( <3), che approfondisca quello con le sue nuove due sorelle. E che pensi più a se stessa.
- il percorso di Cristina e l'addio tra lei e Meredith. Altro che Derek ahahahahah
- Maggie
- Amelia: la trovo semplicemente adorabile nella sua fragilità, che poi, in fin dei conti, è anche la sua forza, come persona e come neurochirurga. Il complesso di inferiorità verso il fratello, il dolore che la opprime per tutto ciò che ha perso e che ha paura di perdere, il modo in cui continua a fuggire per non sentire più questo dolore... Mi piace molto! Anche per lei spero in un mare di felicità. E credo che Owen possa aiutarla moltissimo in questo.
- Jackson e April, come personaggi singoli e come coppia.
Mi è piaciuto come April sia diventata più forte da sola dopo la perdita del primo figlio, la risolutezza e la maturità che ha guadagnato. In più credo che il suo voice-over nella dodicesima stagoine sia uno dei più belli della serie
"Parliamo del meccanismo della ferita. Di come tutto è cominciato. Ma la verità è che si tratta di una sorta di mito, non si può ridurre una ferita a un singolo colpo.
Ciò che ci ferisce è cumulativo, succede col tempo. Assorbiamo colpo dopo colpo, shock dopo shock, dolore dopo dolore. Ma perfino allora, perfino se sappiamo come ci si siamo arrivati non è detto che possiamo aggiustare le cose.
Non si può curare ogni ferita ed è giusto così. Devo credere che sia giusto così. Devo credere che anche se sembra che una cosa non si possa più aggiustare... non vuol dire che sia rotta. "
Jackson? Anche lui ha fatto un bel percorso. Ci vuole un coraggio non indifferente per prendersi quello che si vuole o anche solo per crescere con Catherine Avery come madre.
Mi è tanto piaciuto anche il rapporto che aveva con Mark e come abbia deciso di lasciar andare via ciò che lo faceva star male per concentrarsi sulla carriera.
Solo che da un po' è in stallo come personaggio: la morte di Samuel è stata per lui un colpo durissimo ma, a differenza di April, non solo non è andato avanti, ma è rimasto immobile. Ha iniziato anche a provare molta rabbia verso di lei e questo mi dispiace molto.
Ha tante cose irrisolte Jackson (vedi il rapporto col padre e con la stessa April) e spero che nella prossima stagione ottenga più spazio.
- il processo tra Callie e Arizona. E' stato il culmine della maturazione di Arizona e della discesa della sua ex e in più mi ha fatto venire una voglia assurda di iniziare How to get away with murder/Le regole del delitto perfetto.
- puntate sparse, da quella del cuore in scatola a quella dell'adolescente detenuta.
- l'ottava stagione fino a quel maledetto incidente aereo.
SCENE AD ALTO TASSO DI FANGIRLISMO
- He's not the sun. You are.
- la dichiarazione di Lexie
- Jackson che interrompe il matrimonio di April
- Jackson e April che copulano
- Nathan. Cosa non è quest'uomo *-*
- i primi momenti Omelia
domenica 3 settembre 2017
30 giorni di libri: la tua citazione preferita
La mia citazione preferita è tratta da Momo, di Michael Ende ed è questa:
"Vedi, Momo, è così: certe volte si ha davanti una strada lunghissima. Si crede che è troppo lunga, che mai si potrà finire, uno pensa."Guardò un po' in avanti davanti a sé e poi proseguì: "E allora si comincia a fare in fretta. E ogni volta che alzi gli occhi vedi che la strada non è diventata di meno. E ti sforzi ancora di più e ti viene la paura e alla fine resti senza fiato... e non ce la fai più.... e la strada sta sempre là davanti. Non è così che si deve fare." Pensò ancora un poso e poi seguitò: "Non si può mai pensare alla strada tutta in una volta, tutta intera capisci? Si deve soltanto pensare al prossimo passo, al prossimo respiro, al prossimo colpo di scopa. Sempre soltanto al gesto che viene dopo. Allora c'è soddisfazione; questo è importante perché allora si fa bene il lavoro. Così deve essere. E di colpo uno si accorge che, passo dopo passo, ha fatto tutta la strada. Non si sa come.... e non si è senza respiro. Questo è importante."
"Vedi, Momo, è così: certe volte si ha davanti una strada lunghissima. Si crede che è troppo lunga, che mai si potrà finire, uno pensa."Guardò un po' in avanti davanti a sé e poi proseguì: "E allora si comincia a fare in fretta. E ogni volta che alzi gli occhi vedi che la strada non è diventata di meno. E ti sforzi ancora di più e ti viene la paura e alla fine resti senza fiato... e non ce la fai più.... e la strada sta sempre là davanti. Non è così che si deve fare." Pensò ancora un poso e poi seguitò: "Non si può mai pensare alla strada tutta in una volta, tutta intera capisci? Si deve soltanto pensare al prossimo passo, al prossimo respiro, al prossimo colpo di scopa. Sempre soltanto al gesto che viene dopo. Allora c'è soddisfazione; questo è importante perché allora si fa bene il lavoro. Così deve essere. E di colpo uno si accorge che, passo dopo passo, ha fatto tutta la strada. Non si sa come.... e non si è senza respiro. Questo è importante."
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