sabato 14 luglio 2018

New Year Resolution Book Tag

Perché scrivere un post di buoni propositi il primo giorno dell'anno quando puoi farlo a metà anno?
(ci scusiamo per il disagio)

1. An author you’d like to read (that you’ve never read before): 
direi Michela Murgia.
La seguo assiduamente e appassionatamente su ogni social esistente, trovo illuminanti le sue analisi e adoro come riesca a disquisire pressocchè di qualsiasi cosa con chiunque, utilizzando un linguaggio diretto, immediato e estremamente chiaro e preciso.
Sono perciò particolarmente incuriosita dai suoi libri e, dato che nella biblioteca comunale della mia città hanno Accabadora... penso proprio inizierò da quello ^_^









2. A book you’d like to read: 
Ce ne sono troppi, troppi, troppi.

Di getto, direi La Frantumaglia, della mia amatissima Elena Ferrante.

Si tratta di una raccolta con tutte le interviste rilasciate dall'autrice nel corso degli anni, interviste che toccano molti temi, da quello della scrittura a quelli ricorrenti nelle sue opere.
L'ho sfogliato pochi giorni fa in libreria e ho notato che presenta anche molte domande sulla questione della scelta dell'anonimato.

Sinceramente, considero questo aspetto sì insolito, ma assolutamente IRRILEVANTE e anche irrispettoso nei confronti della Ferrante stessa.
Sottrae spazio e attenzione ai suoi libri, alla sua bravura immensa, e ritengo questo un torto imperdonabile.

Perché non concentrarsi invece sul suo stile di scrittura? Sui contenuti che propone? Sui personaggi e sugli ambienti così vividi che presenta?
Non mi dilungo, non mi sento in grado, almeno per ora, di iniziare e concludere un discorso coerente sulla Ferrante, sulla sua opera, su ciò che è riuscita, tramite i suoi libri, a lasciarmi e comunicarmi.

Ad ogni modo, ho scoperto che ultimamente scrive settimanalmente per il The Guardian.

Vi lascio il link ^^

https://www.theguardian.com/profile/elena-ferrante


3. A classic you’d like to read:

4. A book you’d like to re-read:

Cent'anni di solitudine e La casa degli spiriti, di Marquez e Allende, rispettivamente :P

Del primo voglio capire meglio il finale e vedere che effetto mi fanno alcuni passaggi a distanza di tempo dalla prima lettura.

Del secondo, invece, ho voglia di rincontrare Esteban Trueba, personaggio che, pur essendo tutt'altro che amabile, spesso mi accorgo fare capolino in un angolo della mia mente





5. A book you’ve had for ages and want to read:

All the birds in the sky  ^_^ 

6. A big book you’d like to read:

Le avventure di Sherlock Holmes.
Possibilmente sotto l'ombrellone e in periodi completamente privi di incombenze e responsabilità (ah ah ah sì, certo).

E poi L'uccello che girava le viti del mondo.
I libri di Murakami, non ne ho ancora compreso a fondo la ragione, richiedono tutti,sempre, la mia completa attenzione.

Per farvi capire, non mi è possibile leggerli e contemporaneamente fare o pensare ad altro o alternarli alla lettura di altri romanzi.
E' una cosa che trovo estremamente buffa e che, secondo me, ha contribuito a farmi affezionare alle opere dell'autore.






7. An author you’ve previously read and want to read more of:

Erich Emmanuel Schmitt e John Niven.
Ho letto solo un'opera di entrambi, Oscar e la dama rosa e A volte ritorno, rispettivamente.
 Entrambi i libri li ho trovati di una dolcezza disarmante (infilata in mezzo a quintali di ironia nel caso di Niven) e questo me li ha fatti apprezzare molto, incuriosendomi sul resto della produzione di entrambi.

Recentemente, di Schmitt è uscita una raccolta di racconti, La vendetta del perdono, per Edizioni E/O, editore che propone molto spesso romanzi di mio gusto.

Tema centrale, almeno a leggere dalle poche righe di trama trovate su Internet, appunto il perdonare, inteso però come strumento di vendetta, di recriminazione di torti ed errori.

Insomma, se volete farmi un regalo... :P


8. A book you got for Christmas and would like to read:

Nessuno mi regala libri a Natale, mia madre in primis :'( 
9. A series you want to read from start to finish:

Mi ha colpito molto la copertina di " Fidanzati dell'inverno", primo volume della saga dell'Attraversaspecchi.
Quindi, senza pensarci troppo, scelgo questa.
















10. A series you want to finish that you’ve already started:

Game of Thrones, sicuramente.
E sicuramente in inglese, vista la traduzione italiana spesso inventata di sana pianta in più punti e che spesso snatura del tutto lo stile di Martin.
Ma non ho fretta, soprattutto considerando i tempi biblici dell'autore: da A Dance with Dragons, quinto libro della saga, sono passati circa 7 anni e il sesto libro non sarà certo l'ultimo, quindi fate un po' voi...

11. Do you set reading goals? If so, how many books do you want to read in 2018?La reading challenge di goodreads, che tra libri e fumetti riuscirò a completare, anche se per il rotto della cuffia.
Vorrei leggere molto molto di più ma, tra moneta che scarseggia di continuo e università, non è così semplice...
Luglio, però, inaspettatamente, si è rivelato piuttosto ricco da questo punto di vista
12. Any other reading goals?
Vorrei trovare più libri belli, bellissimi.
Qualcosa che mi faccia brillare gli occhi, che lasci un segno in me.

sabato 31 marzo 2018

Minestrone pt 3: Year of Yes, We Should All Be Feminists, L'uomo duplicato, riordini e incontri

Risalve!
Altro giro, altro minestrone di roba (in questo caso letta).
Dubito abbandonerò questo tipo di post... Mi spiace non poter parlare approfonditamente di ogni opera che mi passa tra le zampe ma, con tutti gli impegni di mezzo, è già molto riuscire a essere così discontinua con questo blog...
Anyway:

Partiamo col botto con un bel libriccino di Chimamanda 'Ngozi Adichie!
Come potrete intuire già dal titolo, We should all be feminists, versione 2.0 dell'omonimo Ted Talk, è praticamente un'altro vangelo sul femminismo, assieme a Dear Ijeawele e praticamente alla sua stessa autrice, consigliato anche nientepopodimeno che da Barack Obama ( <3).

Adoro i toni pacati della Adichie, la sua razionalità e obiettività, il suo stile di scrittura così limpido e fluido.

Riflessioni interessantissime sui ruoli di genere, gli stereotipi e le aspettative gender oriented che dominano la nostra società, la doppia discriminazione subita dalle donne nere e tanto altro.
E' un testo estremamente breve e di facilissimo approccio.
Fosse per me, dovrebbe essere adottato in tutte le scuole, italiane in primis, vista la cultura ancora fortemente patriarcale che plasma e domina, purtroppo, il nostro paese.

PS spinta dall'entusiasmo, ho acquistato anche Americanah! Vi farò sapere :P
Questo, invece, il link al TED talk

“What struck me—with her and with many other female American friends I have—is how invested they are in being “liked.” How they have been raised to believe that their being likable is very important and that this “likable” trait is a specific thing. And that specific thing does not include showing anger or being aggressive or disagreeing too loudly. We spend too much time teaching girls to worry about what boys think of them. But the reverse is not the case. We don’t teach boys to care about being likable. We spend too much time telling girls that they cannot be angry or aggressive or tough, which is bad enough, but then we turn around and either praise or excuse men for the same reasons. All over the world, there are so many magazine articles and books telling women what to do, how to be and not to be, in order to attract or please men. There are far fewer guides for men about pleasing women.” 

“We raise girls to see each other as competitors—not for jobs or accomplishments, which in my opinion can be a good thing—but for the attention of men. We teach girls that they cannot be sexual beings in the way boys are. If we have sons, we don’t mind knowing about their girlfriends. But our daughters’ boyfriends? God forbid. (But we of course expect them to bring home the perfect man for marriage when the time is right.)”

“Why should a woman’s success be a threat to a man?” 



Come avrete avuto modo di capire, bazzicando un minimo da queste parti, sono fan di Grey's Anatomy. 

Questa è stata la principale ragione, assieme ad un TED Talk, per acquistare Year of Yes, il libro della sua creatrice e produttrice esecutiva Shonda Rhimes.
Preso in inglese, si è rivelato essere una piacevolissima lettura, con diversi spunti di riflessione.
Moltissimi i temi toccati e i riferimenti alla vita e all'esperienza dell'autrice. 
Molte, infine, le chicche sulla creazione della storia e di alcuni dei personaggi, l'iconica Cristina Yang su tutti, del medical drama più in vista degli ultimi 10 anni.

Lettura consigliata anche questa,soprattutto se vi piacciono le storie di crescita personale.



Certo, probabilmente non sarà il libro che sconvolgerà la vostra esistenza, ma intrattenervi decentemente per qualche ora/giorno decisamente sì e magari anche darvi consigli utili (parliamone, il capitolo sull'accettare di dire di no è stato una manna dal cielo per me).

Non ho idea di come sia l'adattamento italiano ma, in lingua originale, la scrittura della Rhimes è estremamente ironica, spigliata e accattivante, forse pure con qualche eccesso di troppo.
Insomma, tali figli tale madre, visto che anche le sue serie, spesso e volentieri, risultano essere un po' calcate in diversi aspetti.



A volte basta un momento per rendersi conto di qualcosa di importante.

Bene, con L'uomo duplicato, ho finalmente accettato di essere innamorata di Jose Saramago (facile, direte voi, chi non si innamora di uno scrittore del genere?).
Probabilmente non è la sua opera che preferisco tra quelle lette finora (invero, inclusa questa, solo 4: Il vangelo secondo Gesù Cristo, Storia dell'Assedio di Lisbona, Il viaggio dell'elefante), ma è senz'altro stata una splendida apertura per il mio 2018 libresco.

Lo stile è quello classico di Saramago: periodi anche molto lunghi e complessi, trame insolite, punteggiatura utilizzata in modo non convenzionale, riflessioni forti e profonde.
Un po' straniante ad un primo approccio, meraviglioso, almeno per me, una volta fattaci l'abitudine.
L'uomo duplicato non fa eccezione e presenta tutte queste peculiarità.

Devo essere sincera, inizialmente la storia non mi aveva presa tantissimo, soprattutto per via del protagonista Tertuliano Maximo Afonso, un po' freddo non solo caratterialmente, ma proprio da un punto di vista emotivo.
Se dovesse capitare anche a voi, non desistete: il finale è una perla, forte e potente, e anche tutto il percorso che porta ad esso è estremamente interessante.
Menzione d'onore poi per i personaggi femminili, Helena e soprattutto la dolce Maria da Paz.
Un po' come Asano  nel mondo fumettistico, trovo che anche Saramago tratteggi dei personaggi con cromosomi XX assolutamente meravigliosi e d'impatto, molto più delle controparti maschili




















Concludo con due libri di self-help: Il Magico Potere del Riordino di Marie Kondo e Dimenticare uno Str**** di Federica Bosco (mi vergogno tantissimissimo di aver avuto bisogno del secondo, non mi prendete troppo in giro!)

Penso ci siano momenti, nella nostra vita, in cui fare ordine, anche e soprattutto internamente, diventi una necessità non procrastinabile.
Nel mio caso, è più di un anno che, a piccoli passi, cerco di portare a termine tutto questo, in ogni ambito: familiare, sentimentale, relazionale in generale, universitario/lavorativo.
Ci sono riuscita? Non ancora, non del tutto.
Però sono una persona diversa e, i due testi mezionati più su, erano esattamente ciò di cui avevo bisogno in un determinato momento.
Ordine all'esterno e ordine all'interno.
Ho ancora alcune cose da sistemare, ma sento di starmi muovendo nella giusta direzione.
Vedo i progressi e, al di là dei momenti e giorni decisamente no, anche notevoli e obiettivi miglioramenti ^_^

 Ciò che dobbiamo tenerci stretti non sono i ricordi del passato, ma la persona che siamo diventati grazie alle nostre esperienze. 


PS ci sarebbe da parlare anche dell'incontro con un mio mito indiscusso, Piero Angela, e del suo libro, nonché del prequel di Life is Strange, mio videogioco preferito... Ma direi che non è questo il giorno :P

giovedì 29 marzo 2018

Grey's Anatomy 14, For the People, Lie to me, Aho Girl, The Place

Salve a tutt* ^_^
Ecco parte di ciò che ho visionato tra la fine dell'anno scorso e marzo ^^ manca qualcosina, ma probabilmente ne parlerò prossimamente.
A proposito di post futuri, mi piacerebbe parlare dei volumi unici di Rumiko Takahashi! Ne ho letti diversi ed è da un po' che medito di scriverne due righe :P

Cooomunque:

Grey's Anatomy è giunto oltre la metà della sua 14esima stagione e, incredibilmente, non mostra ancora segni di stanchezza i.i Chapeau!
Significa che è tutto perfetto?
Mmm... non esattamente.
Ogni episodio vola via, ai personaggi ormai, volenti o nolenti, ci si è affezionati, la serie è sempre in grado di colpire profondamente lo spettatore, ma per altri aspetti... Meh, diciamo che alcune cose sono  decisamente opinabili.

Spiace dirlo, ma dopo 13 anni, fa storcere il naso trovarsi ancora di fronte a comprimari poco sfruttati e messi lì a girare a vuoto per i corridoi del Grey Sloan, per non parlare poi di alcune storyline deboli o, peggio, moleste, che ci si ostina a proseguire senza poi invece approfondire questioni che meriterebbero da anni una risoluzione.
Aspetto l'ultimo episodio per avere un'opinione più obiettiva, comunque.
Ammetto però che, rispetto al disastro della scorsa stagione, inutilissima e dispersiva, siamo su un altro pianeta, per fortuna.

Chiudo quindi con quello che sto apprezzando di più in questi episodi: 

-April: si sta facendo uno splendido lavoro su di lei nell'esplorarne lo stato di profonda crisi e dolore in cui è caduta. Unico neo è il licenziamento dalla serie della sua attrice, la fenomenale Sarah Drew. Ora, io capisco che lo show debba essere incentrato su Meredith, ma perdere un talento stratosferico come quello della Drew, oltre che un personaggio così amato, secondo me è una scelta parecchio discutibile.

- le new entry: non che abbiano avuto chissà quanto spazio, ma per la prima volta da Meredith, Izzie, Cristina, Alex e George, il gruppo di specializzandi è capace, non molesto e funziona bene anche come comic relief!
Anche Carina DeLuca è stata un'ottima aggiunta! E' una tipa capace e peperina, dà un tocco di spensieratezza ad ogni scena in cui compare ed è perfetta come partner di Arizona.




-Meredith: non mi convince molto la faccenda in sospeso con l'amica della madre, ma per il resto, Meredith in questa stagione è stata protagonista di momenti decisamente intensi e profondi, soprattutto nei primi episodi. 
Incredibile come sia ancora, costantemente in continua crescita. Un esempio e un'ispirazione.

- mai come quest'anno, GA si sta facendo portavoce di chi voce non ha, affrontando temi spinosi e/o difficili con una sensibilità rara.
Razzismo, violenza domestica, fede, giustizia.
Ce n'è davvero per tutti i gusti.
Ma con un filo conduttore unico: il dolore e la luce che ci inonda dopo esservi sopravvissuti e averlo affrontato. 

 For the People è una nuova serie su ABC con alle spalle Shonda Rhimes. Che vuol dire? Che in pratica è Grey's ma con pm e avvocati difensori.
Per ora, di GA ha solo gli aspetti positivi: cast interessante e estremamente vario, personaggi femminili su tutti, temi sempre diversi  in ogni episodio e affrontati in maniera attenta, buon ritmo.
Spero prosegua in questa direzione!











Lie to me è stata, per me, una delle novità più interessanti dell'anno scorso.
Sfruttare il linguaggio del corpo per risolvere casi penali è un'idea già di per sè estremamente particolare e di notevole presa. In aggiunta a personaggi vivaci e ben approfonditi poi...
Un peccato solo che sia interrotta.
Questo, ammetto, mi frena un po' dal proseguirne l'ultima stagione...

Cambiamo invece totalmente genere passando ad Aho Girl!
12 episodi, di dieci minuti ciascuno, di demenza allo stato puro.
L'ho adorata visceralmente, mi ha fatta ridere, nella sua semplicità estrema, fino alle lacrime.
Se avete voglia di veder drammaticamente calare il vostro QI è assolutamente la serie che fa per voi!

BONUS:




Ho addirittura visto un film! Miracolo!
La pellicola in questione è The Place, di Paolo "Perfetti Sconosciuti" Genovese.
Cosa sareste disposti a fare o a cedere per ottenere ciò che volete?
Fin dove potreste riuscire ad arrivare? A cosa potreste rinunciare?
The Place prova, attraverso numerosissime storie inizialmente slegate e via via sempre più interconnesse, a dare una risposta. 
E' abbastanza particolare, ha un'impostazione secondo me efficace, anche se un po' insolita: è fatto esclusivamente di dialoghi, pause e silenzi, si svolge interamente al tavolo di un ristorante.
Come giò detto, però, non è assolutamente un difetto, ma un punto a favore, ogni minuto si resta incollati allo schermo.
In definitiva, un film potente, con ottimi personaggi, ben scritto e diretto.
Probabilmente non piacerà a tutti, ma mi sento di consigliarlo.
Non vi aspettate, però, Perfetti Sconosciuti 2. La mano che c'è dietro è la stessa, lo si percepisce. ma le due storie sono diverse. Meritevoli entrambe, ma differenti.
PS mi son dimenticata di farne menzione ma la performance di tutti gli attori è veramente eccezionale! (sì, voglio sbilanciarmi)

Concludo con un anime: Doki Doki Precure!
Adoro magia e affini, specie se corredate da battaglie e botte a più non posso, quindi serie del genere mi mandano letteralmente in brodo di giuggiole!
In più, spesso sento di aver bisogno di tutto il carico di buoni sentimenti, positività, speranza che questo tipo di produzione ha come marchio di fabbrica.
Mi dà letteralmente la carica per affrontare indifferenza, freddezza e menefreghismo dilaganti della realtà, senz'altro più complessa, ma spesso difficile.






Cooomunque...
Doki Doki mantiene numerosi elementi tipici del brand Precure: gruppo di eroine, ciascuna con un proprio nome, simboleggiante qualcosa di diverso, regni magici annessi, mascotte, mazzate e trasformazioni.
Nessuna novità pressocché da nessun punto di vista, nè dei personaggi, nè della trama. Tante le situazioni riprese da serie passate, stagioni precedenti incluse, cast caratterizzato inizialmente da pochi tratti distintivi e riconoscibili, graficamente e non, temi soliti (con dicotomia egoismo/amore a farla da padrone questa volta)

Nel complesso, comunque, mi è molto piaciuta! Pur se molto classica, DD è ricchissima di colpi di scena e misteri, tutti ben inseriti e nemmeno così telefonati come si potrebbe pensare, ogni episodio scorre bene, alle protagoniste ci si affeziona e si percepisce chiaramente il profondo legame che, via via, viene a instaurarsi tra loro. Menzione d'onore poi per le mascotte, super tenerissime e mai moleste. Mi hanno anche strappato la lacrimuccia ogni tanto.

Di un certo spessore anche le riflessioni proposte!
Se amate questo tipo di produzione, insomma, è un anime che consiglio. 

Nella prima metà di stagione, a onor del vero, l'eroina rosa leader, Mana, è molto preponderante rispetto alle sue compagne, cosa che normalmente detesto io stessa.
In DD, però, comunque ho trovato tollerabile la cosa sia perché è un aspetto che viene via via a ridimensionarsi moltissimo, sia perché, finalmente, ho assistito a una protagonista sì vivace e un po' sbadata, ma anche estremamente acuta, ambiziosa e molto abile in tutto ciò che fa! Mana può contare su molto altro, oltre al buon cuore! Non ne ricordo altre come lei, sinceramente.  

Difetto invece più serio, secondo me, è la percezione fin troppo netta del target di riferimento, i bambini delle elementari, in diversi episodi. Peccato, perché si sarebbero potute sfruttare molto meglio diverse situazioni e personaggi.
Anche in questo caso comunque, il tiro si aggiusta e la serie riesce a gestire egregiamente la dicotomia di cui parlavo all'inizio: egoismo/ amore.




sabato 24 marzo 2018

Mantenere le promesse: Death Hall 1, Arte 1, Aruito 1, Thermae Romae 1

Chi non muore si rivede! Avevo dimenticato la sensazione meravigliosa di completare la sessione invernale *--*
Ma bando alle ciance ;)
Ricordate quando mi ero ripromessa solennemente (?) di non cominciare alcuna nuova serie manga? Probabilmente no, perché non aggiorno il blog da eoni :'(
Ma ecco alcuni numeri 1 che ho letto e apprezzato!
[niente trame  perché sono pigra e sono tutti fumetti usciti da un po' :P]

Preso perché mi dava parecchio di Gisèle Alain (JPOP ma quando lo riprendi?), Arte mi ha colpito da subito per la sua energica e volitiva protagonista, liberamente ispirata alla pittrice Artemisia Gentileschi, per i disegni bellissimi e per la trama.
Sono molto attenta e sensibile alle varie sfaccettature dell'ingiustizia sociale, misoginia in primis. Quindi una storia come questa, con una protagonista femminile forte, piena di voglia di rivalsa, di talento e determinazione, in un mondo super sessista e patriarcale come la  Firenze del 1500 (non che le cose si siano risolte ai giorni nostri, ma è un altro discorso), non poteva non entrare nelle mie grazie.

Ci sono diversi personaggi interessanti, da Leo, il maestro di Arte, alla cortigiana Veronica e naturalmente la stessa Arte.
Sono molto curiosa per quanto riguarda i prossimi sviluppi, sia sul lato sociale e artistico, sia su quello romance.

Altra bella serie con ambientazione storica, Thermae Romae ** e
Erano secoli che volevo cominciarlo e non ha minimamente deluso le mie aspettative.
Devo ammettere che l'approccio episodico all'inizio mi ha spiazzata, ma ho trovato i vari capitoli molto divertenti e istruttivi soprattutto.
Voglio già bene a Lucio e non solo per come lo disegna la Yamazaki ahhaahahah trovo buffissimo il suo essere perennemente tutto d'un pezzo **

Cambiamo invece genere con Aruito!
E' il primo manga della Nanaji che acquisto. Ho quasi completato del tutto la lettura della serie e devo dire di averla trovata piuttosto buona finora.
Nulla di trascendentale, ma è un manga sentito molto dalla sua autrice e questo arriva chiaramente al lettore.
In più ha diverse riflessioni interessanti sparse qua e là (dopotutto, è incentrato tutto sulla crescita della sua protagonista, ma non solo).
Forse ha un ritmo un po' lento, però è rilassante e ha il merito di scavare in maniera approfondita nella psiche di tutto il suo cast.











Per finire Death Hall 1!
Questa è un'altra serie che, come Arte, con me vince facile :P
Trovo molto affascinante i temi di morte e giudizio finale e Death Hall, fin da subito, ha un approccio, per quanto abbastanza classico, comunque molto interessante a entrambi!
Molto curiosa anche qui di leggere il resto e soprattutto di scoprire il passato del protagonista Shimura.

lunedì 6 novembre 2017

Minestrone: Psycho Pass, IT, Death Billiards, Smetto quando voglio, Ushio e Tora, Grey's Anatomy

Piccolo recap visivo dell'ultimo mese!

PSYCHO PASS

Trama (by Animeclick) : La serie è ambientata in un prossimo futuro, dove è possibile istantaneamente misurare con precisione lo stato mentale, la personalità e la probabilità che le persone commettano dei crimini attraverso un sistema di scansione chiamato Psycho-Pass. Quando il coefficiente di criminalità supera una certa soglia, l’individuo viene arrestato. Il compito di cattura viene effettuato da un team speciale di agenti e ispettori che ricorrono a speciali armi chiamate “Dominator” in grado - queste ultime - di sparare solo ad individui con un coefficiente di criminalità superiore alla soglia. La storia ruota attorno alla prima unità del dipartimento di pubblica sicurezza.

Non mi ha entusiasmata quanto avrei voluto, sarò sincera.
Tutti i  personaggi, infatti, eccetto Kogami, meritavano più spazio e un'introspezione più accurata  e questo ha pregiudicato un po' la mia valutazione finale.
Non che una loro crescita non ci sia, eh.
Però si poteva e, soprattutto, si doveva, fare di più.
Da Gen "Madoka Magica" Urobuchi volevo di più.


La stessa protagonista ufficiale, l'ispettrice Akane Tsunemori, ha relativamente poche scene, rispetto al suo stesso ruolo. Il tutto, anche nel suo caso, a favore dell'esecutore Kogami.
Capisco che parte della storia ruoti intorno a lui, ma lei è decisamente più interessante e meritevole di attenzione, secondo me.


Comunque sia, tutto sommato ho apprezzato la visione e soprattutto gli episodi finali, complice anche un villain di tutto rispetto.
Pur con i difetti su menzionati, infatti, Psycho Pass resta un prodotto meritevole che fa della sua trama e dei temi trattati, (giustizia, giudizio morale, libero arbitrio, ecc...), il suo punto di forza principale.

Dimenticavo di citare OST e doppiaggio italiano, entrambi degni di menzione ^^

Pertanto, posso anche arrivare a consigliarvela, come serie:P


Seconda stagione?
Penso di darle un'occhiata, nonostante la prima possa essere anche fruita "in solitaria".
Il fatto che Kogami non ci sia, comunque, per me è solo un incentivo al recupero :P

DEATH BILLIARDS


TRAMA (by Animeclick): Dopo la morte, all'uomo è riservato un duplice destino: se è stato onesto in vita, andrà in paradiso; altrimenti ad aspettarlo ci sarà l'inferno. Tuttavia, alcune persone rappresentano l'eccezione: quando due individui muoiono contemporaneamente, la legge vuole che, prima del trapasso, vengano convocati in un posto fra i due mondi dell'oltretomba, per essere giudicati. Arrivano così al Quindecim, un bar gestito da un inespressivo cameriere e una ragazza dai lunghi capelli corvini. Invitati a prendere parte ad un gioco, che può andare dal biliardo al bowling, dalle carte alle freccette, i malcapitati sono costretti a mettere in palio la propria vita, di cui non hanno la consapevolezza di aver già persa. Durante il gioco, l'inespressivo barman, nei panni di giudice, emana il verdetto sulla condotta tenuta e decide se far reincarnare l'anima del defunto o spedirla nell'oblio.


Forse, un giorno, vi parlerò più nel dettaglio di quella perla, ahimè tronca, di Death Parade, serie imho bellissima, purtroppo sottavalutata in Giappolandia.

Death Billiards ne è il prequel, o meglio, un tentativo, molto ben riuscito, di tastare il terreno e il gradimento del pubblico per la produzione di un eventuale anime, cosa di fatto poi avvenuta.


Se avete voglia di riflessioni su tematiche esistenziali, di atmosfere al cardiopalma, misteri, colpi di scena, analisi accurate e bei personaggi, ve lo consiglio, anche solo per capire se lo stesso DP faccia o meno per voi!
Il corto, infatti, si inserisce perfettamente nella continuity dell'anime principale e presenta inoltre, le sue stesse atmosfere, i suoi stessi personaggi, la sua stessa narrazione.

IT
It è l'ennesima conferma di come io debba assolutamente smetterla di guardare horror (e di spendere soldi al cinema per farlo!). Li trovo ridicoli, non posso farci nulla.

Sono entrata in sala piena di aspettative, convinta che mi sarei spaventata come si deve, che avrei avuto paura anche a camminare da sola dopo la visione e... E nulla, ho passato due ore intere alternate tra sbadigli e risate.

Sì, raga.
Ho riso come una matta ogni volta che entrava in scena Pennywise.
Un po', devo ammetterlo, anche per colpa di un mio amico, reo di aver individuato la somiglianza tra il clown e il comico nostrano Jerry Calà...

Vedrò il seguito? Mah, non credo proprio ahahahah


SMETTO QUANDO VOGLIO
Per una serie di circostanze, devo rivederlo :(
In pratica non ho potuto seguirlo come avrei voluto...
Carino, comunque :P anche se non certo da strapparsi i capelli.
Diciamo che l'elemento più degno di attenzione, per la sottoscritta, è stato quel bel pezzo di manzo di Edoardo Leo ahahahahah ^_^

USHIO E TORA

Dovete sapere che sono in fortissimo dubbio da SECOLI sul fatto di iniziare o meno il manga di Ushio  e Tora.
Ogni volta che vado in fumetteria, lo faccio con l'intenzione di comprarlo. Poi, però, qualcosa ogni volta mi trattiene dal prendere il primo volume!

Sono quindi ricorsa all'anime, per avere quantomeno un'idea, complice anche il simulcast di Yamato Video...

Devo dire che, inaspettatamente, mi ha preso.
Diciamo che è una serie con tutti gli elementi necessari a farsi amare da me: bei personaggi, buoni sentimenti senza melensaggini di sorta, grafica accattivante, adrenalina, gag divertenti, introspezione.

Ho visto in un giorno  7 episodi, direi che è abbastanza indicativo del mio gradimento.
Trovo Tora tenerissimo, Asako adorabile e anche Ushio mi piace :P

Di mio gradimento anche il doppiaggio giapponese!

Prenderò il manga? Lo scoprirete prossimamente :P

Piccola parentesi: secondo me è una serie in grado di attirare tanto pubblico... Perché nessuno ne valuta doppiaggio e passaggio televisivo in chiaro?

GREY'S ANATOMY 14 (ep. 1-6)

Ultima ma non certo per importanza, la nuova stagione di Grey's Anatomy!
Sono stra-felice di poterla seguire in contemporanea con gli USA dopo la mega maratona di 13 stagioni dell'ultimo anno (e chi mi conosce sa che, per me, anche solo finire un episodio di qualsiasi cosa è un PARTO).

Queste puntate sono state praticamente perfette, con tutto il cast sempre in continua crescita e storyline molto interessanti, narrate con logica e criterio, al contrario della stagione scorsa che, per fortuna, sembra solo un bruttissimo e lontano ricordo.

Tempi calibrati bene, atmosfere d'impatto, temi forti e personaggi complessi e, in molti casi, degni di ammirazione (questo soprattutto per quanto riguarda quelli femminili)
Non so che chiedere di più. Anzi sì: che si continui su questa linea fino alla fine, possibilmente senza catastrofi naturali di sorta.

Best of (per ora):
- Amelia e Owen: spero solo riescano a tornare insieme come si deve. Continuano ad avere un sacco di potenziale in coppia! Voglio più screentime per Owen, però. E più interazioni con gli altri personaggi maschili ahahahah

- Meredith: sempre più forte, sempre sempre sempre migliore ogni volta.

- Carina de Luca: sorella di Andrew e graditissima aggiunta al cast! Forte, passionale, attiva e vivace. Molto meglio della Minnick come love interest di Arizona

- April: ha finalmente parlato a cuore aperto con Jackson, ha affrontato e messo in chiaro quanto successo in Montana e trovato il coraggio di allontanarsi da una situazione che, per ora, le sta solo causando tanto dolore. Bravissima anche lei! Datele un po' di felicità, però!

- Jo e, in generale, tutta la trattazione del tema delle violenze domestiche




sabato 4 novembre 2017

Lucca: Annunci manga

E anche quest'anno si va al Lucca Comics l'anno prossimo! :'(

Anyway... ecco quello che comprerò tra le nuove serie manga annunciate!
Sono tutti titoli JPOP, unica casa editrice ad aver fatto annunci di mio gusto!
Forse potrei provare anche Akatsuki no Yona di Star Comics, ma è più un no che sì...

Il mio portafogli ringrazia, comunque!



KAKUKAKU SHIKAJIKA
Autobiografia di Akiko Higashimura, autrice di Kuragehime.
E' una perla, senza sè e senza ma.
Ne lessi il primo volume in scan tempo fa e mi conquistò subito.
Ho sempre sperato nella sua pubblicazione italiana!


PS quest'opera è vincitrice del premio Taisho del 2015!















I SETTE FIGLI DEL DRAGO
Seinen di Ryoko Kui e volume unico.
Devo dire che mi ispira!
Mi ha attratta la cover, se devo essere sincera.
Dovrebbe trattarsi di una raccolta di storie brevi fantasy

LA POMME PRISONNIERE
Di Kenji Tsuruta, già pubblicato in Italia con i due volumi dedicati a Emanon (che io devo ancora acquistare!!!).

Mi piacciono tantissimo i disegni di quest'autore e penso, così a naso, possa essere nelle mie corde.

L'unica cosa che non mi convince di questo volume unico, però, paradossalmente è la copertina ahahahah

MADE IN ABYSS
Quest'estate mi sono rifiutata di vedere l'anime su VVVVID perché speravo nella sua uscita!
Gli darò sicuramente una possibilità.
Magari qualche episodio lo guardo pure, nel frattempo :P
















THE PROMISED NEVERLAND
Mi ispira!
Visto che è in corso,  aspetto di leggere qualche parere e recensione ^^






















SHIMANAMI TASOGARE
Riporto la descrizione by JPOP:
Uno slice of life sulle sfide quotidiane dei giovani della comunità LGBT nel Giappone di oggi, illustrato con grazia e potenza. Tasuku, appena arrivato in una nuova scuola, viene immediatamente etichettato come “quello gay” e schernito. Il ragazzo reagisce negando, anche con se stesso, la sua vera natura. Ma nel momento più buio si imbatte in un gruppo di persone che vive problematiche simili alle sue.

Bon, penso di prenderlo! Forse è il titolo che mi attrae di più :P graficamente mi ricorda Il Mondo di Ran, sempre pubblicato da JPOP (compratelooooh se non lo avete già fatto ^_^ )







E voi? Soddisfatti degli annunci? Cosa prenderete?




domenica 29 ottobre 2017

La La Land


Vi è mai capitato di sapere in anticipo di apprezzare/amare un'opera ancor prima di averla effettivamente "conosciuta"?

A me sì, tante volte, anche con moltissime delle cose che più amo.

E anche con il film di cui vi parlo oggi: La La Land.


Sarò breve.
La La Land può infastidire molti.
In primis è un musical, con una love story abbastanza preponderante. (elementi che a me piacciono by the way :P )

Non può contare inoltre su diverse cose, quali:
- trama originale e/o articolata
- storia corale
- cast memorabile

Il tutto è però voluto.
E io stessa non considero queste assenze un difetto.
Non conta avere a tutti i costi qualcosa di interessante da dire.
Del resto, "interessante" è un aggettivo con connotati quanto mai soggettivi , essendo le persone tutte diverse le une rispetto alle altre.

Quello che è importante, secondo me, è esprimere il proprio mondo interiore in una maniera che lasci soddisfatti in primis se stessi, che racconti qualcosa di vero di noi.

Esprimere se stessi, mettersi in gioco e crescere (o per crescere) in prima persona.
Inaspettatamente, così si diviene fonte di ispirazione, di ammirazione e di gioia anche per gli altri.

Non è semplice, per carità.
Si viene attanagliati dai dubbi, dalle insicurezze, ci si scoraggia praticamente di continuo.
Eppure, credo che solo così si possa vivere realmente il presente e avere la possibilità di fare esperienze bellissime.

Sia che si tratti di accedere a scenari inaspettati, sia di conoscere nel profondo qualcuno.
 Provare qualcosa di significativo per qualcosa o per qualcuno e quindi dare un significato, che è strettamente personale, a ciò che si vive. 
Il tutto poi, indipendentemente da quella che poi si rivela essere la destinazione finale.


Tra colori allegri, paesaggi bellissimi, una storia d'amore adorabile e due protagonisti adorabili, musiche trascinanti, La La Land  è riuscito a comunicarmi tutto questo.

Mi ha tenuta avvinta allo schermo nonostante la mia connessione Internet meravigliosa!
(parliamone... 2 ore di film dilatate a 5-6...)

(ahahahah ciao studio, come va?)

Posso dire, però, che personalmente ne è valsa la pena.
E che, oltre a emozionarmi tanto, ho avuto modo di rifarmi gli occhi per benino.


Piccolo bonus.


sabato 21 ottobre 2017

Tea Book Tag

Sono sempre contentissima quando trovo meme e giochini vari! 
Posso parlare di tante opere in un colpo solo, magari pubblicizzando quelle che amo di più!

Credits: Akaiko & Hana da cui ho rubato l'idea :P



Earl Grey al doppio bergamotto: un libro profondo, intellettuale.

Quando siete felici, fateci caso di Kurt Vonnegut.
Da provare, leggere e rileggere. Una lettura estremamente pratica  e concreta, priva di retorica spicciola, condita con tutta la dolcezza e l'ironia, talvolta amara, di Vonnegut.

 "Di regola io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo." 









Tè ricco: un libro su cui ritorni spesso

L'Eleganza del riccio di Muriel Barbery

Mi piace tanto perdermi nelle riflessioni della portinaia Renée e soprattutto dell'adolescente Paloma.
Mi piace il percorso che entrambe fanno nel corso della storia, mi piacciono le loro riflessioni, come cerchino di scovare  a tutti i costi la Bellezza, l'Arte, in qualsiasi ambito della loro esistenza per provare  a darle un senso

"In realtà temiamo il domani solo perché non sappiamo costruire il presente, e quando non sappiamo costruire il presente ci illudiamo che saremo capaci di farlo domani, e rimaniamo fregati perché domani finisce sempre per diventare oggi, non so se ho reso l'idea.
Quindi non bisogna affatto dimenticare. Occorre vivere con la certezza che invecchieremo e che non sarà né bello né piacevole né allegro. E ripetersi che ciò che conta è adesso: costruire, ora, qualcosa, a ogni costo, con tutte le nostre forze."


Tè al limone: un libro talmente veloce che è finito prima di aver assaporato le pagine





La saga dell'Amica Geniale di Elena Ferrante.
Le pagine le ho assaporate tutte fino in fondo eppure non è stato abbastanza.
Una storia che mi ha coinvolto come poche.
La Ferrante scrive benissimo, le pagine si girano che è un piacere, nonostante ogni capitolo colpisca in modo spesso duro (almeno, questo è ciò che ho provato io durante la lettura).

Also... Lila ti amo <3

"L'unico problema è sempre stato l'agitazione della testa.
Non la posso fermare.
Devo sempre fare,rifare,coprire,scoprire,rinforzare...e poi,all'improvviso,disfare,spaccare.
La tela che tessi di giorno,si disfa di notte.
La testa trova il modo."




Camomilla: una lettura della buonanotte, rilassante e calmante

Momo! Lo so, è la 15616865155 volta che lo cito...

"Esiste un grande eppur quotidiano mistero. 
Tutti gli uomini ne partecipano ma pochissimi si fermano a rifletterci. 
Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto. 
Questo mistero è il tempo. 
Esistono calendari ed orologi per misurarlo, misure di ben poco significato, perché tutti sappiamo che talvolta un'unica ora ci può sembrare un'eternità, ed un'altra invece passa in un attimo... dipende da quel che viviamo in quell'ora. 
Perché il tempo è vita. 
E la vita dimora nel cuore.“

Lady Grey: un classico perfetto per una mattina invernale


Anna Karenina!

"Ma in lei c'era qualcosa che la metteva al di sopra del suo ambiente: in lei c'era lo splendore di un brillante autentico in mezzo a brillanti falsi. Questo splendore le veniva dagli occhi bellissimi e veramente misteriosi. Lo sguardo stanco e nello stesso tempo appassionato di quegli occhi colpiva per la sua assoluta schiettezza. Guardandola negli occhi pareva di leggere nella sua anima, e conoscerla significava amarla."








da PensieriParole <https://www.pensieriparole.it/aforismi/anima/frase-175498?f=w:4868
O Piccole Donne! 


“Your father, Jo. He never loses patience, never doubts or complains, but always hopes, and works and waits so cheerfully that one is ashamed to do otherwise before him.” 

“There are many Beths in the world, shy and quiet, sitting in corners till needed, and living for others so cheerfully that no one sees the sacrifices till the little cricket on the hearth stops chirping, and the sweet, sunshiny presence vanishes, leaving silence and shadow behind.”

“You have a good many little gifts and virtues, but there is no need of parading them, for conceit spoils the finest genius. There is not much danger that real talent or goodness will be overlooked long; even if it is, the consciousness of possessing and using it well should satisfy one, and the great charm of all power is modesty.” 


Tè all’arancia: un libro molto popolare che hanno letto quasi tutti

Mah, direi Harry Potter!

«Vedi, tua madre è morta per salvarti. Ora, se c'è una cosa che Voldemort non riesce a concepire, è l'amore. Non poteva capire che un amore potente come quello di tua madre, lascia il segno: non una cicatrice, non un segno visibile... Essere stati amati tanto profondamente ci protegge per sempre, anche quando la persona che ci ha amato non c'è più. È una cosa che ti resta dentro, nella pelle».




English Breakfast: un classico in lingua inglese


Pride and Prejudice di Jane Austen^_^

“Vanity and pride are different things, though the words are often used synonymously. A person may be proud without being vain. Pride relates more to our opinion of ourselves, vanity to what we would have others think of us.” 



Piccola parentesi... ma quanto è da sogno, caratterialmente, Mr. Darcy? *-* Quanto fascino ha? **
Probabilmente è il personaggio maschile letterario che più di tutti fa uscire la fangirl che è in me ahahahah



Canadian Breakfast: un libro anglofono ma non britannico


The Fault in Our Stars.

John Green mon amour! 
Adoro questa sua opera. La trovo potente. Sì, penso sia la parola giusta.
Beh, almeno in lingua originale. In italiano i libri di Green perdono un sacco (parliamone, lo slang americano, quando tradotto letteralmente e non adattato, fa proprio ridere!)

“I'm in love with you," he said quietly.

"Augustus," I said.

"I am," he said. He was staring at me, and I could see the corners of his eyes crinkling. "I'm in love with you, and I'm not in the business of denying myself the simple pleasure of saying true things. I'm in love with you, and I know that love is just a shout into the void, and that oblivion is inevitable, and that we're all doomed and that there will come a day when all our labor has been returned to dust, and I know the sun will swallow the only earth we'll ever have, and I am in love with you.” 



Tè verde: un libro sano per la mente

A volte ritorno, di John Niven.
Un libro bellissimo, dolce, irriverente, dannatamente divertente e profondo.

Cosa succederebbe se Gesù potesse tornare di nuovo sulla Terra? Cosa direbbe, cosa penserebbe, come agirebbe?
Che messaggi lascerebbe?
Come e quanto scuoterebbe le coscienze?

Un libro che fa bene, quanto mai attuale.
Oltre che una rilettura efficacissima della figura di Gesù.
Io sono fan di Gesù ( ma non della quasi totalità del suo fanclub, delle credenze e delle posizioni della Chiesa), ma non ero mai arrivata a immaginarlo un po' bisessuale, con marijuana e chitarra al seguito ahahahahah


"Che cazzo… – mormora Gesú.
 – Che ne è stato di «fate i bravi»? «Fate i bravi». 
Ogni volta che Dio ripensa alla meravigliosa semplicità di quella frase, il Suo unico e originale comandamento, gli subentra in automatico un altro pensiero: quel coglione di Mosè. Che razza di arrogante testa di cazzo butta nel cesso l’unico comandamento che gli è stato dato e ne tira fuori dieci inventati di sana pianta? Mosè, ecco chi. Tutta una marea di stronzate sul desiderare o meno il bue del vicino."

" Secondo voi quando Gesù tornerà sulla Terrà avrà voglia di rivedere una croce del cazzo?"

 "A volte la strada più difficile ha i suoi buoni motivi per essere più difficile. "

"Ha letto del burqa e della hijab. Stando a questi tizi la faccenda funziona piú o meno cosí: tutti gli uomini sono potenziali stupratori che si trattengono a stento, e quindi basta un millimetro di caviglia scoperta per alluparli. Ergo, le tipe devono andarsene in giro infilate in un sacco, coperte dalla testa ai piedi. E comunque tutte le donne sono baldracche tentatrici che vorrebbero scoparsi tutti quelli che incontrano."



PS: secondo me Niven ha letto l'opera omnia di Vonnegut.
Hanno uno stile simile per certi aspetti ahhahahahahah