sabato 25 febbraio 2017

Leaf 2: Solanin


Oggi vi parlo di una miniserie manga in 2 volumi che mi ha molto colpito.
Non farò alcuno spoiler, quindi potete leggere il resto del post tranquillamente ^_^

Solanin è la storia di Meiko Inoue, della sua crescita e di quella delle persone a lei care, dalla sua migliore amica Ai, al fidanzato e convivente Taneda.
Taneda è leader e vocalist dei "Rotti", band fondata ai tempi dell'università, a cui saltuariamente si dedica assieme agli amici Kato e Yamada/Billy.



I ragazzi, tutti poco più che ventenni, conducono vite tranquille, normali, non manca loro nulla.

Soprattutto Meiko e Taneda, però, non riescono a non sentirsi annoiati, ingabbiati, profondamente impauriti da una realtà implacabile, che ogni giorno si ripete uguale a se stessa, ben diversa dalle loro aspettative.

Taneda, ad esempio, ha rinunciato al suo sogno, la musica, per un part-time monotono ma stabile mentre Meiko è un'office lady, ben pagata, ma con un lavoro che detesta, colleghi che non sopporta e un capo viscido che non disdegna farle altro tipo di proposte tra un richiamo e l'altro.

Sarà proprio Meiko, però, a dare una svolta a tutto questo, licenziandosi e mettendo Taneda di fronte a una scelta: continuare la sua grigia "non-vita" o giocare il tutto per tutto con la band.


 Solanin un'opera molto calda, luminosa, potente.                                                                                           E' una storia di crescita e di perdita, malinconica e spesso dolorosa, che pone domande che possono realmente far male.
 "È davvero tutto qui? Cosa devo fare? Cosa voglio fare?


Che senso ha la mia vita? Cosa è realmente importante? 

Sono DAVVERO felice? E' questo il futuro che sognavo per me?"

 Inio Asano sembra dire che sì, la vita è tutta qui. Non c'è un senso preciso a nulla o soluzioni univoche ai problemi, grandi o piccoli che siano, le aspettative sono spesso destinate a restare deluse, i sogni a non realizzarsi e ,in più ,neppure la libertà più totale può rendere appagante un'esistenza se non si ha  almeno uno scopo.

Ma, allo stesso tempo,l'autore  non si ferma a questo e va oltre: Solanin, non a caso, trasuda da ogni sua pagina una forza, una luce, una bellezza rare, che personalmente mi hanno molto colpito.

Si tratta di momenti, momenti in cui tutto si squarcia e si sente felicità pura, serenità, momenti in cui non si può rimanere indifferenti a ciò che abbiamo di fronte, alle emozioni che proviamo.
Personalmente credo che, anche solo per questo, non bisognerebbe mai, anche se a volte può sembrare diffcile, rinunciare a vivere. Ci si deve impegnare, andare avanti sempre.
Impegnarsi, cambiare, migliorarsi, anche solo un po', ma con costanza.
La strada per la felicità non è una sola e non necessariamente è la più difficile. Su questo la penso come Billy: per raggiungerla, basta semplicemente vivere.


Non posso che consigliare questa serie caldamente.                                                                                                                                    Credo sia una di quelle storie in grado di farsi apprezzare da un pubblico eterogeneo e che lascia sensazioni differenti a seconda di chi la legge.                                                                                                                                                     In più è anche disegnata in maniera splendida. Evitatela solo se siete alla ricerca di una lettura disimpegnata o completamente allegra.                                                                                             In ogni altro caso, la raccomando, con la speranza possa scaldarvi il cuore come ha fatto con me.
Dal canto mio, cercherò poi di recuperare anche tutte le altre opere di Asano (tranne La città della luce, che già ho), PunPun in primis.


martedì 14 febbraio 2017

Leaf 1: Sproloquiando su... Grey's Anatomy!

Premessa: non si tratta di un post serio o di una recensione. Niente del genere, solo pensieri in libertà su una delle serie che più mi stanno intrippando in questo periodo. È la mia guilty pleasure, mettiamola così😅


Non la ritengo un capolavoro, nè la adoro  particolarmente.

*E allora perché la guardi?*
 Be, diciamo che non sono tipa da serie tv. Ci metto secoli per finirne una, millenni per decidere di cominciarne, un secondo per interromperle.
Stesso problema che ho con gli anime e i film, peraltro.
E' quindi raro che qualcosa di "visivo" mi coinvolga e Grey's Anatomy, per ora, ci sta riuscendo.
Sarà perché sono al primo anno di medicina, sarà per l'empatia con i personaggi, sarà per non so manco io cosa, fatto sta che sono arrivata alla quarta stagione in pochi giorni, quando con Scrubs, che reputo infinitamente superiore e che adoro davvero, ci ho messo mesi e mesi e mesi. E mesi. E ancora mesi. E le puntate duravano venti minuti appena. Ma dettagli.

Eppure Grey's Anatomy non ha quell'equilibrio che contraddistingue Scrubs, non riesce a passare con la stessa dolcezza dal comico al drammatico, non ha la stessa vena malinconica, nè la stessa verve, nè lo stesso memorabile cast, a tratti è anzi anche abbastanza"morboso", vuoi per l'approccio dei personaggi, vuoi per le varie situazioni più o meno serie e più o meno soap che si vengono a creare.

*Perché allora una puntata tira l'altra?*
Per la prestanza fisica del cast maschile? Per i mille e più intrallazzi?
Anche, ma soprattutto per quello che provano i personaggi, per le loro reazioni alle situazioni più disparate, per la forza delle relazioni che stringono tra loro.

Le più significative non sono né forzate, né inverosimili (io tendo ad escludere dal novero il rapporto Meredith/Derek, non mi linciate 😅).
E le emozioni e sensazioni dei protagonisti, quasi tutte, sono arrivate a me telespettatrice.
Mi piace che poi lo show non si esima dall'affrontare anche argomenti pesanti, stati d'animo non proprio felici, perché lo fa con una certa delicatezza, non offrendo risposte facili.

Secondo me lo fa bene e ci riesce perché può contare su un variegatissimo cast.
Nessuno dei personaggi è particolarmente amabile, se mantengono i genitali nelle mutande per più di un episodio è un miracolo, il più delle volte sono egoisti, meschini, volubili, non si ascoltano neppure tra loro, sono antipatici, incostanti e incoerenti.

 Però forse proprio questo, lentamente, si impara a seguirli con piacere, non dico ad affezionarsi a tutti, ma almeno ad empatizzare e a fare il tifo per loro, li si incoraggia, li si prende anche a parolacce quando fanno stupidaggini (a turno le fanno tutti, non se ne salva uno 😂). Soprattutto, essendo così diversi, permettono  di esplorare una grande varietà di tematiche durante gli episodi, senza mai annoiare.

Devo dire poi che osservare il loro barcamenarsi tra lavoro e vita privata, il loro cercare costantemente un equilibrio è piuttosto appassionante, spesso desta anche spunti di riflessione.


A questo punto, vorrei anche  soffermarmi (leggi elencare) , su alcune delle relazioni che più mi hanno colpito:  Meredith e Cristina,  Meredith e sua madre e la sorellastra Lexie, Cristina e il lavoro. Sono trattate tutte con criterio, hanno notevoli implicazioni nello sviluppo dei personaggi, coinvolgono, le sento vere.

Tendo a escludere, pur apprezzando Derek, la relazione della coppia principale. Non so, preferisco entrambi da soli, forse per la riluttanza di Meredith stessa a lasciarsi andare e a costruire un rapporto vero.

A dire il vero, le relazioni amorose di GA piacciono solo alla pettegola che c'è in me, ma in realtà non riesco ad apprezzarle veramente.
Prendiamo per esempio Cristina/Burke: un disastro, menomale che è finita per tutti e due! Erano persone troppo diverse, lei la sentivo quasi incatenata dalla loro storia, lui invece era perennemente alla ricerca di un sostegno, un affetto, un calore che lei non poteva dargli, pur provandoci.

Non parliamo poi dei rapporti di George, che non se ne salva mezzo.
O di quelli di Izzie. Izzie è uno dei miei personaggi preferiti, ma in amore... mamma mia 😂. Mi sono piaciuti solo i risvolti della sua storia con Denny e basta 😂 per il resto spero ritorni con Alex, un personaggio in continua crescita, l'unico un minimo adatto in un rapporto di coppia (ogni riferimento a O'Malley NON è puramente casuale)

Termino qui, altrimenti vien fuori un papiro.

Voi cosa ne pensate?
Io per ora continuerò a seguirla. Mi intrattiene, spesso mi emoziona, ché alla fine è l'unica cosa che conta, non solo per i telefilm 😉

giovedì 2 febbraio 2017

Leaf 0: Nuovi inizi!

Salve a tutti!
Sono Ayumi, ho 19 anni e, dopo anni di lurking, sproloqui e commenti su forum e affini ho deciso di aprire anche io un blog  😝

Motivi? Semplice desiderio di avere, gestire qualcosa di mio, un qualcosa che mi permette di esprimermi, comunicare, senza essere una costrizione o un impegno realmente regolare 😎

Non ho un argomento preciso di cui parlare in questo primo post (andiamo bene!), sono un po' tesa sinceramente😅

 Comincio dal titolo: perché Daisy and Clover?
Semplice, richiama molte cose che adoro!

- Honey and Clover : josei manga in 10 volumi di Chica Umino, una delle primissime cose che salverei se la mia casa andasse a fuoco

-l'inglese

- libri, gatti, Paperina/Daisy , fiori. Gli ultimi due riferimenti sono comprensibili, i primi due derivano dalla traduzione di Daisy, Margherita appunto. In questo periodo sto leggendo e apprezzando moltissimo Il Maestro e Margherita, che guarda caso ha un micione in copertina 😂

[Fine sproloquio]


- il quadrifoglio. È un simbolo che amo, mi trasmette speranza, allegria, gioia. In più è collegato a molti ricordi personali e richiama sia H&C, sia Suu, il mio personaggio mangoso preferito, direttamente da Shugo Chara, il mio primissimo manga 😊

Cosa troverete quindi, in conclusione, su Daisy and Clover?
Essenzialmente sproloqui e commenti più o meno seri e puramente soggettivi su ciò che mi piace, libri, fumetti, serie tv, varie ed eventuali. Ovviamente tempo permettendo😋